Novità (per una volta, positiva) in arrivo per 3,57 milioni di persone: sono tanti, infatti, i pensionati che hanno ricevuto già da questo mese di luglio una mensilità ulteriore da parte dell’Inps, a titolo di quattordicesima, quantificata tra i 336 e i 655 euro in più.
Aumenta la platea. Rispetto alla platea dello scorso anno, infatti, ci sono ben 1,4 milioni di persone in più, perché l’ultima Legge di Bilancio 2017 ha allargato i termini del bonus anche a chi in genere riceve una pensione compresa tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo, che è di 501,8 euro. Risultato, il totale dei beneficiari per questo intervento è passato così da 2,12 a 3,57 milioni di italiani, aumentando ovviamente anche l’esborso per le casse dello Stato, che è praticamente raddoppiato (da 854 milioni a 1,72 miliardi).
Quattordicesima per oltre 3 milioni di pensionati. Come si legge sul portale dell’Inps, e come dettagliato anche dalle informazioni sui siti di aggiornamento sulle materie finanziarie come Fisso Variabile, non occorre richiedere l’accredito della “nuova quattordicesima”, che risulta in automatico agli aventi diritto. E, per la precisione, le persone con almeno 64 anni e con un reddito complessivo individuale fino a un massimo di due volte il trattamento minimo annuo hanno trovato questa “sorpresa” sul consueto cedolino pensione Inps; tra gli aventi diritto, poi, ci sono anche i titolari di pensioni di reversibilità (che però ricevono solo il 60% di quanto sarebbe andato al coniuge defunto), mentre l’attesa è vana per chi riceve trattamenti di carattere assistenziale come l’assegno sociale Inps, la pensione di invalidità civile, quella di vecchiaia a favore delle casalinghe o è titolare di pensioni erogate da enti privati e casse previdenziali dei professionisti.
Circa 1,7 miliardi il costo per lo Stato. Dal punto di vista pratico, l’ente previdenziale nazionale ha stimato che sul totale degli aventi diritto, 3,4 milioni sono i pensionati privati mentre la rimanente parte è divisa tra 125 ex lavoratori del settore pubblico e circa 6 mila che arrivano dai settori di sport e spettacolo. Il reddito minimo per accedere al bonus è calcolato in 9.786,86 euro annui: circa 2 milioni di ex lavoratori privati e pubblici dichiarano una pensione di poco superiore a questa soglia, mentre sono 1,45 milioni quelli che superano i 13 mila euro (ovvero, 1,5-2 volte il trattamento minimo); la spesa maggiore è quella destinata ai pensionati privati che non superano i 9 mila euro annui, che insieme assorbono circa 1,6 miliardi di euro.
I parametri della quattordicesima. Questi ultimi, infatti, hanno diritto a 437 euro se da dipendenti hanno versato fino a 15 anni di contributi, 546 euro per chi ha tra i 15 e i 25 anni di contributi e 655 euro se hanno superato i 25 anni di contributi per il lavoro dipendente (28 per quello autonomo); le soglie del bonus sono inferiori per chi ha redditi più alti, e in generale per i pensionati da lavoro autonomo vanno aggiunti tre anni in più di contributi.
Sviluppare i canali digitali. Come detto, la notifica dell’avvenuto accredito della quattordicesima è arrivata anche attraverso i servizi telematici di recente implementati dall’Inps: proprio nei mesi scorsi, infatti, il presidente dell’Istituto, Tito Boeri, aveva presentato i nuovi canali dedicati alla “cittadinanza digitale”, dedicando attenzione soprattutto alle novità legate al cedolino pensioni, area rinnovata per rispondere alle esigenze degli utenti.
Il nuovo sito dell’Inps. Oltre alla possibilità di consultare l’ultimo cedolino mensile, il pensionato “telematico” può anche verificare eventuali variazioni dell’assegno, scoprendo dunque il peso “degli effetti delle azioni dei politici locali sulle loro pensioni tramite le addizionali locali”, così come spiegato dallo stesso Boeri. Il tutto all’insegna di una informazione più rapida e trasparente, per offrire strumenti e servizi sempre più adeguati.