Misofonia: cos’è e quali sono le cause

Misofonia è un termine che non si usa spessissimo, ma che merita di essere definito per la rilevanza che può avere nella vita di tutti i giorni.

Cerchiamo di capire insieme a cosa ci si riferisce quando si utilizza questa parola e quali sono le cause che possono portare a questa condizione.

Iniziamo dicendo cos’è la misofonia, per poi passare alle cause di questo disturbo. Definita anche allergia ai suoni, con questa parola si vuole intendere una intolleranza del soggetto per dei suoni particolari. L’etimologia del termine è greca e la traduzione letterale è odio per i suoni.

La misofonia viene fin troppo spesso trascurata, in realtà potrebbe diventare anche un problema molto serio. Sebbene ciascuno di noi abbia una intolleranza più o meno marcata verso un particolare tipo di rumore, in alcuni casi la gamma di suoni che danno fastidio diventa molto vasta ed il soggetto può avere delle ripercussioni negative sulla vita quotidiana.

Possiamo dire dunque che l’allergia ai suoni rientra a tutti gli effetti tra i principali problemi acustici da prendere in considerazione. Per approfondire il tema dei problemi acustici si consiglia di leggere gli articoli informativi sul portale specializzato InfoUdito.

Questa problematica non è stata al momento inclusa fra le patologie dell’apparato acustico. Il motivo è che essa non determina dei danni oggettivi all’orecchio, ma ha solo delle percussioni di tipo psicologico, a differenza ad esempio dell’iperacusia che viene considerata una malattia a tutti gli effetti.

Queste ripercussioni di natura psicologica non devono però essere sottovalutate, perché sebbene nei casi meno gravi il soggetto provi solo un po’ di fastidio all’udire del suono, nei casi più complessi si arriva ad avere anche un’incapacità di svolgere correttamente alcune attività della vita quotidiana, con importanti ripercussioni negative sulla qualità della vita.

E’ stato condotto uno studio di popolazione per cercare di stimare la diffusione di questo disturbo a livello mondiale. Dallo studio è emerso che la prevalenza della misofonia è di circa il 20% e che dunque una persona su cinque nel mondo ha una intolleranza a dei suoni specifici.

Al momento non sono ancora note le cause della misofonia, che potrebbero portare all’insorgenza di questa allergia ai suoni. Ciò che si pensa è che l’alterazione debba risiedere a livello cerebrale, nelle aree preposte al controllo degli stimoli acustici, dal momento che non è stato riscontrato alcun danno oggettivo all’apparato uditivo nei soggetti che soffrono di questa problematica.

Il corredo sintomatologico è molto ampio e va da disturbi trascurabili a ripercussioni debilitanti sulla vita quotidiana. Tra i sintomi meno rilevanti c’è la sensazione di fastidio avvertita al momento della percezione del suono a cui si è intolleranti, ma la situazione può diventare più complessa fino a portare a veri e propri attacchi di panico, che possono determinare delle limitazioni nella vita quotidiana.

Non essendo al momento note le cause, non sono disponibili neanche delle cure per la misofonia specifiche. Gli approcci che si possono prendere in considerazione al momento sono essenzialmente due.

Il primo approccio è quello della terapia TRT, la stessa che viene utilizzata nei soggetti che soffrono di acufeni. Questa terapia è volta a desensibilizzare il soggetto, proponendo il suono che dà fastidio in modo che l’individuo si possa abituare ad esso.

Il secondo approccio è invece quello della terapia cognitiva e comportamentale, il cui scopo è di agire sulla componente psicologica della misofonia. Gli esperti sono concordi nell’affermare che la componente psicologica abbia un peso preponderante nell’intolleranza ai suoni e che quindi potrebbe essere di aiuto utilizzare una terapia volta ad agire proprio su questa componente, in attesa che ulteriori studi scoprano le cause scatenanti e di conseguenza anche delle terapie specifiche.